iTunes Match

Questo nuovo servizio di Apple è stato presentato insieme ad iCloud il 6 giugno 2011 ed è attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, pagando un abbonamento annuale di 24,99 $, attraverso iTunes 10.5.1 e tramite un account iCloud.  In parole povere iTunes Match permette di mantenere sincronizzate le proprie librerie musicali su tutti i propri dispositivi Apple grazie ad iCloud (questa operazione non andrà ad incidere sul limite di 5 Gb di spazio gratuito fornito da iCloud).

Vediamo di capire il funzionamento di questo nuovo servizio: innanzitutto iTunes Match esegue una scansione delle nostre librerie musicali per vedere quali brani presenti nella nostra libreria sono presenti anche nel iTunes Store.  Fatto questo esegue un confronto tra le canzoni

presenti nella nostra libreria (acquistate legalmente o meno) con quelle presenti nel iTunes Store e, se la qualità dei file presenti nella nostra libreria è inferiore, lui ci “sostituisce” il nostro file di qualità inferiore con uno di qualità superiore (AAC da 256-Kbps) per di più senza DRM e gratuitamente. Se vi sono dei brani che non sono presenti nel iTunes Store, essi verranno caricati e migliorati di qualità, sempre gratuitamente.


Fatto questo quando noi con un nostro dispositivo Apple ci con il nostro account iCloud colleghiamo a internet possiamo scaricare e sincronizzare la nostra libreria sul nostro dispositivo.

La possibilità di scambiare alla pari un falso, spesso coperto da diritto d’autore, con l’originale della stessa canzone a soli 24,99 $ è visto da molti come un condono. Per alcuni utenti sarà un modo per potersi “pulire” di fronte alla legge. Il servizio per ora è disponibile solo negli USA, perché Apple è riuscita a trovare un accordo con le grandi major discografiche soltanto negli Stati Uniti. In questo modo l’azienda californiana vuole attrarre nuovi potenziali clienti di musica originale e a pagamento, fidelizzandoli inizialmente attraverso l’accesso pressoché gratuito alla propria immensa libreria musicale. Successivamente gli utenti sbarcati sulla nuvola digitale, potrebbero abituarsi all’idea di pagare pochi centesimi di euro a canzone, abbandonando quindi il mercato illegale che ha letteralmente messo in ginocchio le major discografiche nell’ultimo decennio.

In Italia il servizio dovrebbe prendere piede nei primi mesi del 2012

Alcune limitazioni:

  • E’ strettamente in simbiosi con iCloud e dunque è richiesta una configurazione minima di sistema: OS X Lion 10.7 o Windows Vista , iTunes 10.5.1 ,iOS 5, iPhone 3GS, iPhone 4, iPhone 4S, iPod touch (3a e 4a generazione), iPad, o iPad 2
  • Il numero massimo di canzoni sincronizzabili non può superare quota 25000 (sono escluse dalla somma i brani acquistati tramite iTunes Store).
  • I dispositivi sincronizzabili non possono essere più di 10.

 

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